I commenti dei lettori
© Alberto Ferrarese, Lapo Ferrarese, Niccolò Ferrarese - 2016
© Phasar Edizioni - 2016
Approfitto per farvi i complimenti per il bellissimo libro che avete realizzato e in generale per lo
splendido lavoro che avete fatto!
Fabio Pizzichini (05.01.24)
Il “librone” l’ho preso appena uscito, era una vita che aspettavo una cosa del genere, è stata una bella
trovata, ci voleva.
Scritto bene, dall’inizio alla fine. Ti faccio i complimenti. Se mi posso permettere i complimenti anche
a tuo padre, in poco più di 10 anni ha fatto la storia con l’importazione di giocattoli azzeccatissimi per
il periodo che correva.
I cataloghi a colori sono quelli che mancavano per completare "l’opera", oltre a essere un collezionista
di giocattoli colleziono anche pubblicità (quelle di Topolino) e questi volumi sono una manna!
Tutto ciò avrebbe diritto a una mostra in giro per l’Italia, ce n’è un bel po' di carne al fuoco!
Scusa il lungo messaggio ma ci tenevo a complimentarmi.
Matteo Varsallona (14.12.21)
Io ce l'ho! Molto bello, soprattutto perché non parla solo delle pubblicità, ma della vita di Ferrarese e
di come sia arrivato a fare queste campagne pubblicitarie partendo prima dalla sua vita da ragazzo
musicista e poi come dipendente di altre aziende, fino a formare la sua azienda. Consigliatissimo!
Mirko Reverse (02.09.21)
Ho comprato il libro di tuo padre appena uscì e l'ho amato!
Oltre al mio affetto per quei giocattoli vi ho trovato una grande passione verso il lavoro di promozione,
quella che poi arrivava a noi bambini con riviste e TV e che ci è rimasta nei ricordi migliori. :-)
Jacopo Salvi (15.04.21)
Il libro è semplicemente meraviglioso e la vita di Alberto Ferrarese una grande avventura... troppo
spesso leggendolo ho pensato a quanto invidiassi i figli :-)
Roberto Iacovacci (25.03.21)
Davvero molto bello. Una contestualizzazione storica e sociale che emoziona... uno del ‘78 come me,
ovviamente :-)
Nicola Fois di “Toys From 80’s” (26.01.21)
Bellissima pubblicazione, da “figlio” degli anni ‘70 (1976) il libro è un viaggio inestimabile nei ricordi e
nelle dinamiche dei processi creativi e pubblicitari di quegli anni.
Francesco Celli di “Retrostorie” (20.01.21)
L'ho iniziato da poco! Emozionante! E dalle pagine si nota la grande simpatia di Alberto Ferrarese!
Dieci Anni Nel Paese delle Meraviglie grazie!!! È la lettura perfetta per alleggerire questo pesante
periodo di prigionia domestica!
Stefano Gastaldi (5.12.20)
Finalmente un libro “fisico” che a mio avviso avrebbe meritato un’edizione a colori. Mi auguro l’abbia
presto perché un progetto indipendente come questo, curato e ben scritto, la merita davvero.
Sono stato stregato dai giocattoli di Linea Gig da piccolo. I Micronauti erano i miei preferiti ma anche
le Aquile e i Pugnali mi hanno affascinato per non parlare della Palla che strumpallanzava e della
micronite (e della sabbia magica che durò lo spazio di un pomeriggio...).
Effetto nostalgia a parte il libro è una bellissima antologia di marketing, di etica del lavoro, di
imprenditorialità e creatività che credo vada letto da tanti. A me ha fatto riflettere sui meccanismi
della pubblicità e sul tempo in cui la fantasia dei bambini poteva creare mondi con i giocattoli.
Ora, dopo la rivoluzione digitale, sembra che la fantasia sia prigioniera di schermi di telefoni e di
tablet. Quasi come se a “ragionare ed immaginare” per noi fossero altri e noi...passivi. Ecco. I giochi,
quelli veri e la pubblicità della Phasar invece ci rendevamo attivi. Vorrei dire forse “migliori” ma penso
che attirerei troppe critiche...bel libro!
pinno.man su Instagram (2.09.20)
Colleziono pubblicità dei giocattoli di quel periodo... quindi il vostro libro è stato davvero un "manuale
del risveglio." Ma ho anche apprezzato la parte storiografica che racconta un po’ del mondo del lavoro
e dell'infanzia di bambini come me che hanno potuto sognare e crescere, anche se i mezzi e le
possibilità delle famiglie erano poche.
Piervittorio Ceccarelli (2.0820)
Grazie ad alcune conoscenze ho avuto la fortuna e il privilegio di possedere questo libro. Spero presto
di conoscere anche l’uomo che ha realizzato tutto questo e ha permesso a me, come ad altri bambini,
di sognare ad occhi aperti. Non ho mai dimenticato gli anni ‘80 e quelle pubblicità. Mi ha regalato
un‘infanzia piena di sogni e fatto vivere dentro di me avventure ed emozioni incredibili. Grazie…
Giacomo Vannucchi (30.07.20)
Bellissimo!! Leggendolo ho vissuto e visto finalmente il lavoro da dietro le quinte. Bellissimo! Tutte
quelle pubblicità che ci hanno regalato la possibilità di sognare ad occhi aperti. Altri tempi e altra
vita....
Giacomo Vannucchi (30.07.20)
Libro molto bello. Un pezzo della storia di un’Italia che non c'è più. Molto di più di un libro sui
giocattoli. Comprato anno scorso. Davvero soldi ben spesi.
Piervittorio Ceccarelli (29.07.20)
Scoperto tramite la vostra bellissima pagina Facebook. Acquistato subito senza pensarci troppo.
Libro meraviglioso, tratta gli argomenti in maniera completa senza tralasciare nessun dettaglio. In
particolar modo ho trovato molto simpatica anche la parte iniziale dove si spiega il trascorso
dell’Autore Sig. Ferrarese, Phasar e la collaborazione con StudioK. Le parti che preferisco sono
sicuramente Micronauti per passare poi a Diaclone e Trasformer. Per esempio ho scoperto a 40 anni
che erano tutti collegati tra loro. Poi lo stesso le parti degli oggetti di “riempimento” come Brillantina e
Robapazza fino ai Supereroi Magnetici. Sta di fatto che durante la lettura ho comprato quasi tutti i
prodotti, dedicati ai ragazzi, e li ho aggiunti alla mia collezione la quale adesso ha una sezione
dedicata al periodo 76-86. Quindi, grazie, grazie e ancora grazie.
Alex D’Angelo (16.07.20)
Grazie per l'ottimo lavoro svolto col libro.
Brodonerd (4.07.20)
(...) un testo direi fondamentale per tutti quelli della mia generazione.
Francesco Bozza (29.06.20)
Consiglio a "chiunque" di leggere questo libro. Voto 10
Alex D’Angelo (10.06.20)
Un fantastico tuffo nei ricordi della nostra infanzia, contrassegnati dalle pubblicità di tutti quei
giocattoli della LineaGIG che abbiamo bramato di possedere, con i quali abbiamo giocato o
semplicemente che ci hanno tenuto compagnia durante i pomeriggi davanti alla TV!
Carlo Cozzi di “Retrottanta” (21.05.20)
Bellissimo libro, un salto indietro nel tempo attraverso pensieri e ricordi dell'autore legati ai
meravigliosi giocattoli della nostra infanzia. Grazie mille!
Andrea Persico (24.04.20)
Molto interessante e ben scritto. Ben illustrate sia le storie dei prodotti in sé sia le campagne di
comunicazione costruite sui prodotti. E, cosa molto importante, c'è la storia professionale dell'autore a
fare da fil rouge, arricchita da aneddoti e situazioni.
Non conoscevo Phasar e quindi questo libro mi ha svelato tante curiosità che avevo da piccolo.
Consigliato, una sorta di "memoria storica" per tutti quelli che come me erano bambini negli anni 70 e
80. Peccato per le immagini in bianco e nero: a colori avrebbero ulteriormente arricchito il libro.
Paolo Minola (07.03.20)
... il libro è spettacolare, ce l'ho e lo conservo come un tesoro.
Davide Vivaldi (25.02.20)
....continuo a leggere il Vostro meraviglioso libro. Sono a pag. 141. Bellissimo e cerco di pubblicizzarlo
in tutti i modi con amici , conoscenti e social. Il più bel regalo che mi sia fatto negli ultimi tempi.
Grazie.
Danilo Ferrario (21.02.20)
Il libro della Ferrarese family... Immancabile nella bacheca di ogni appassionato Eighties (e non)!
Mirco Delle Cese, autore di “Anni80aFumetti” (17.02.20)
É un tomo fantastico, direi un cult generazionale, anche per chi oggi non è appassionato o
collezionista. Consigliatissimo...
Germano Massenzio (29.01.20)
Ottimo libro, un viaggio affascinante nel mondo delle pubblicità Gig.
Daniele Puccini (03.01.20)
Bellissimo. Un tuffo nella genesi del giocattolo.
Mirko Casali (02.01.20)
Libro meraviglioso! (...) La mia parte preferita del libro è sicuramente quella dei Micronauti, dato che
ci sono cresciuto. Ma in generale l'ho trovato molto interessante (lavoro nella pubblicità e quindi...).
Davvero molto bello. Ci ho messo un pò per finirlo tutto, ma è davvero molto interessante!
Maurizio Maui Nataloni di "Vite da Peter Pan" (02.01.20)
Complimenti per aver ricordato un pezzo di quegli anni.
Actarus Tetsuya (21.09.19)
Il libro bellissimo in tutte le sue sfaccettature. Ottima l’intro sulla vita dell’autore che aiuta a capire il
personaggio ed il suo carattere/modo di lavorare in quegli anni. Tutto molto dettagliato, specialmente
sui prodotti che hanno avuto più successo. Grande fan dei micronauti ho apprezzato molto la
transizione dall’inizio passando da Diaclone e arrivando fino all’esplosione dei Trasformer.
Comunque interessantissime anche le storie sui prodotti di “contorno” come Micronite, Roba Pazza,
Sabbia Magica che per me rimangono mitici. Quindi il giudizio generale è assolutamente positivo.
Si legge bene e nello stesso tempo si fa un salto nel meraviglioso passato che è stato il nostro.
Complimenti.
Walter White (20.09.19)
Mi ha fatto tornare a casa di nonna a giocare e guardare la TV. Bellissimo.
Andrea Lu Moro (17.09.19)
Fantastico! Francesca, classe 1973, nostalgica degli anni '80 a livelli pseudo patologici; il libro non l'ho
ancora finito, ma mi sembra, leggendolo, di rivivere gli anni in cui ero bambina: le atmosfere, le
descrizioni, le situazioni comiche... forse i ragazzini di oggi non riderebbero, ma io mi ci ritrovo in
pieno!!! (...) grazie mille per questo tuffo nel passato, ma non solo: per questo "dietro le quinte" che
rende tutto il mondo magico davvero reale!!!
Francesca Pat (16.09.19)
Durante il mese di agosto, ormai prossimo alla conclusione, ho letto questo libro edito nel 2016 da
Phasar Edizioni che mi ha appassionato parecchio soddisfacendo in pieno le mie aspettative.
Dieci anni nel paese delle meraviglie affronta la tematica in modo organico e ragionato, alternando
intrigante aneddotica a circostanziate vicende storiche peculiarmente documentate ed adeguatamente
supportate da fonti credibili. Un testo di quasi 600 pagine che garantisce un autentico viaggio nel
passato ed offre lo spaccato di un mondo che ormai non esiste più, fatto di quella "creatività
artigianale" che continuo a trovare particolarmente affascinante.
Un plauso dunque a Niccolò Ferrarese, Lapo Ferrarese ed ovviamente Alberto Ferrarese, prima
musicista e poi deus ex machina della Phasar, creatore di quegli universi iconografici e lessicali che
hanno influenzato e marchiato a fuoco l'immaginario di un'intera generazione.
Giosuè Impellizzeri (27.08.19)
Un bel tuffo nei ricordi d’infanzia, ma soprattutto mi è piaciuta tutta la prima parte iniziale dove viene
raccontato come si faceva la comunicazione promozionale in quegli anni in cui la Rete non c’era.
Andrea Paoli (13.05.19)
Sinceramente è come essere stati catapultati o essere caduti ancora in quegli anni. Semplicemente
meraviglioso e adrenalinico per il cuore dei ricordi. Bravi e complimenti a tutti gli autori...
Cristian Subacchi (31.08.18)
Già arrivato e letto tutto d'un fiato! Il libro è molto bello e ho apprezzato anche il modo di esporre gli
argomenti, con la parte "storica" prima e le appendici sui singoli giocattoli poi.
Giulio Pesce (12.06.18)
Un libro che è veramente un viaggio nella fabbrica di sogni, complimenti. Ho trovato molto bella anche
la parte iniziale dedicata a Carosello. (...) Libro molto bello, scritto molto bene, lo consiglio a tutti.
Maurizio Gozzi (01.03.18)
Libro magnifico che racconta, con la testimonianza diretta dei protagonisti, le campagne pubblicitarie
per i giocattoli GIG che sono arrivati in ogni casa d’Italia alla fine degli anni ‘70.
Dai Micronauti a Playmobil, passando per le più oscure e meno fortunate linee di giocattoli, il libro
ripercorre una pagina pressochè sconosciuta della storia editoriale e pubblicitaria italiana.
Consigliato sia ai collezionisti navigati che ai neofiti, con il suo ampio apparato grafico è una lettura
piacevole e ricchissima di informazioni e curiosità.
Dario Lorenzetto (05.02.18)
Complimenti per il volume! Crea l'atmosfera magica di Natale perenne di quando mi attaccavo alla TV
nei pomeriggi dopo la scuola per vedere spot che sembravano film e leggevo fumetti con pubblicità
che erano in realtà vere e proprie piccole storie.
Alessio Cavazza (11.01.18)
Confermo a tutti il piacere di possederlo e leggerlo. Regalate anche copie ad amici nostalgici. Tutti
soddisfatti!
Valerio Lenzi in “Collezionisti dei Micronauti” (04.01.18)
Probabilmente molti di voi l'avranno già, a molti altri non interesserà, ma volevo comunque
condividere con voi la mia soddisfazione dopo aver "bevuto" questo libro... autoregalo per Natale!
Lungi da me il pubblicizzarlo, spoilerarlo o tediarvi con prosopopee infinite sulla sua lettura.
Lo considero, comunque, con i suoi "dietro le quinte" e una narrazione fluidissima su aneddoti e
descrizioni, un volume immancabile per chi "ha vissuto quei fantastici e meravigliosi anni" e vive
ancora oggi con vena nostalgica e piacevole tutti quei ricordi che, ad esempio gli appassionati di
Micronauti, sicuramente assaporano nel guardare la propria collezione.
Comunque i soldi spesi per un libro, sono sempre ben spesi...no? Proprio bello!
Marcone Ve in “Collezionisti dei Micronauti” (11.12.17)
Letto. Stupendo libro che ti riporta in quei meravigliosi anni che mai torneranno, ma che rimangono
nei nostri ricordi. Leggendolo, a volte, avevo il magone... complimenti veramente per aver reso
possibile questo libro facendoci scoprire aneddoti di quell’epoca e soprattutto sfatare alcune leggende
di quegli anni.
Igor Ratto (29.11.17)
... l'ho vissuto in maniera ottimale. In particolare, per l'incredibile descrizione dei figli nella prima
parte, mi sembrava di girare per gli studi vuoti di Phasar a giocare insieme a loro tra bozzetti,
storyboard ecc. Consigliato.
Alessio Natucci (10.06.17)
Appena finito. Un bel viaggio nel dietro le quinte della pubblicità giocattolesca degli anni d'oro ricco di
aneddoti e raccontato con garbo e non sopita passione da uno dei protagonisti. Consigliato ai
giocattolari senza età, ai collezionisti e a quanti apprezzano le storie di un'Italia fatta di lavoro e
creatività.
Pablo Miguel (12.05.17)
Nonostante una fitta consultazione, durata tutto il tempo della realizzazione del libro (anni), quando
ho avuto in mano il prodotto finale sono rimasto sbalordito.
Mi ha fatto piacere soprattutto una cosa: che gli autori non abbiano avuto “paura delle parole”.
Noi pubblicitari in genere ce l’abbiamo dentro, ce la facciamo venire tra di noi, ce la fanno venire i
nostri clienti. Ma questo era un lavoro diverso.
Grazie al coraggio di non mettere limiti alle parole è venuto fuori veramente un lavoro serio. Molto
serio. Ampio. Onesto.
Io vorrei che andasse per le mani di chiunque faccia un corso di formazione o un corso universitario
sulla comunicazione pubblicitaria o semplicemente sulla comunicazione.
Qui dentro c’è la narrazione di lavoro vero, c’è vera vita d’azienda, ci sono veri problemi di gestione di
un’azienda con il racconto (ripeto, onestissimo) delle difficoltà, delle contraddizioni, dei successi e
delle delusioni. Cronaca-verità, spiegata con la lucidità della visione storica e con la consapevolezza di
chi per gestire quei problemi aveva realmente preparazione e competenze. Anche intelligenza e
sensibilità, se possiamo farci un po’ di complimenti.
Maurizio Ferrini, esperto di marketing, ex collaboratore dell’agenzia Phasar e autore di
prefazione e postfazione del libro (15.03.17)
Ho iniziato a dare una sfogliata al libro da cima a fondo: è veramente bellissimo. È un lavoro titanico,
davvero tanto materiale in quelle pagine. Anche solo nella prima parte, quando si inizia a parlare di
Carosello, Studio K, e tutti i gruppi musicali in cui tuo padre ha suonato... questa è “archeologia
musicale”, unita al mondo dei robot, della fantascienza, della pubblicità e dei giocattoli... per me è il
massimo. Io sono un iper-critico, quindi fidati se ti dico così, perché è la “brutale” verità! ;-)
Questo libro è bellissimo, è il top, perché tocca veramente un sacco di ambienti e di interessi.
È un libro fondante, ti dico la verità... poi possiamo concordare tra noi che grazie al caxxo che a colori
sarebbe stato ancora più bello! Che è come dire che se uno è alto due metri, poteva anche nascere
due metri e venti, ma non è che per questo è basso.
Questo te lo volevo dire e lo scriverò, contrariamente alle critiche che sono state mosse da persone
che forse il libro non l’hanno letto o si sono limitati a leggere due paginette in croce su quelle due
cosine che non escono dal loro seminato. Anzi, ci sono tante foto interessantissime (ad esempio tuo
padre nella trasferta a New York), ci sono molti contenuti bellissimi.
Questo libro è un tassello fondamentale, dovrebbero leggerlo persone di ambienti diversi. Ti dirò di
più: sarebbe interessante proporre il libro come elemento di didattica in varie scuole... di pubblicità, di
design, ecc. Questa è storia, storia dell’industria pubblicitaria, e tuo padre è stato una persona
importantissima per questo settore. Insomma, c’era bisogno di questo libro.”
Francesco Ristori, fotografo, musicista, collezionista di giocattoli e vintage (12.03.17)
Buongiorno dott. Ferrarese,
Desidero scriverle queste poche righe per ringraziarla di cuore per aver condiviso la sua esperienza di
pubblicitario (e non solo!) con la storica GIG nel suo bellissimo libro.
Faccio parte di quella generazione che è stata letteralmente "inondata" (e lo dico nell'accezione
migliore del termine) dalle sue pubblicità per linea GIG, sia attraverso la TV che sulle pagine di
Topolino, e leggere tutti quei retroscena è stato veramente entusiasmante.
Evidentemente, quelle sensazioni che provavo da bambino erano ancora lí sopite, e la lettura del suo
libro le ha letteralmente riportate in superficie!
Perciò...grazie ancora!
Massimiliano Camera (27.02.17)
Trovo il libro straordinario quale testimonianza documentata di una fase irripetibile della nostra storia.
Sì, confermo e non esagero a dire “storia”, perchè questo "doculibro" narra un pezzo della nostra
storia recente; storia della nostra città, del nostro paese e della nostra generazione.
Credo sia il primo (se non l'unico) a parlare in prima persona della comunicazione tra gli anni
settanta-ottanta citando fatti, persone, numeri e quant'altro lo possa collocare a pieno titolo tra i testi
di "studio" nella storia della comunicazione italiana. Jacques Séguéla, Jim Heimann o Steven Heller
(Advertising from the Mad Men Era n.d.r.) non hanno fatto molto di più nei loro testi, sebbene
diventati molto più celebri perché provenienti da aree culturali assai più influenti della nostra.
Complimenti per il vostro accurato lavoro di ricerca e archiviazione, che è la vera spina dorsale del
lavoro.
Andrea Mancini, pittore, artista ed ex collaboratore dell’agenzia Phasar (19.02.17)
Conosco Alberto ormai da 34 anni e fin da subito ebbi modo di apprezzarne le doti umane, morali e
professionali. Che Alberto sia sempre stato a suo modo, nonostante l'estro, schivo e non
autocelebrativo è acclarato (e da ciò purtroppo penalizzato) ma il riconoscimento come personaggio
assolutamente geniale nasce dall'attenta lettura del libro "Dieci anni nel paese delle meraviglie".
Il Melandri, in Amici miei atto I, con voce fuori campo definisce il genio, in modo magistrale, come
"fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione".
Io credo che la lettura del libro di Alberto, che invito ad acquistare, metta in risalto ogni componente
della genialità, grazie ad un’osmosi unica con il "fare musica" a tutto tondo, con aneddoti e racconti
che in modo puntuale ripercorrono un sentiero fatto di vittorie e sconfitte, sì, ma soprattutto di una
professionalità difficilmente riscontrabile oggi, in un mondo dove la prevaricazione e la
standardizzazione dei processi è lungamente preferita (diciamo per denaro?) e ha sostituito la verità
dei rapporti umani.
Se in parte la vita è anche un gioco, allora Alberto è in parte definibile un artefice della vita, un alfiere
che ha contribuito a fare felici generazioni di bambini e adolescenti sempre con quel "riguardo" morale
e professionale che ha caratterizzato tutta la sua carriera.
Massimo Brandi (31.01.17)
Ebbene sì mi sono commosso e non mi vergogno assolutamente, anzi.
Vedendo, leggendo, ricordando il passato c'è sempre una sensazione di rimpianto, soprattutto per le
cose che hai fatto con passione, con amore, con la volontà di riuscire a fare qualcosa di memorabile,
interessante, utile.
Avete fatto un lavoro egregio con mille gradevoli sfumature e soprattutto con frasi e ricordi che
sicuramente vi sono venuti dal cuore.
Bellissimo! Complimenti! Bravi!
Pino Marchi, titolare e regista di Studio K negli anni ‘70 - ‘80 (27.01.17)
Vi faccio i complimenti per l'edizione perché, dopo una delusione iniziale riguardo le foto in b/n, devo
ammettere che la parte fondamentale è la testimonianza del periodo e del lavoro dietro quello che
stava nascendo e che sarebbe poi diventato il fenomeno GIG anni ‘80. Complimenti ancora!
Alberto Milani (26.01.17)
Il libro di Alberto Ferrarese è un bellissimo esempio di storia vera raccontata con energia creativa ed
entusiasmo. Diceva il grande giornalista Luigi Torelli che invece di portare libri da leggere sotto
l'ombrellone, avrebbe preferito portare persone e far raccontare la loro storia. In questo caso portarsi
il libro da leggere e gustare sarà come portarsi Alberto Ferrarese in persona.
Il suo racconto attraversa esperienze creative sinergiche come quella della musica, in cui ha dato un
notevole contributo con la sua bella voce e capacità interpretativa. Conservo gelosamente un suo bel
33 giri. Dunque un "bravo" di cuore ad Alberto e ai suoi figli, degni eredi di tanta energia creativa, che
stanno interpretando con originalità e professionalità.
Un abbraccio a loro e buona lettura a tutti !!
Marzio Bonferroni (12.01.17)
Ho divorato il libro in 2 soli giorni! Appassionante, curioso e molto, molto, molto interessante. I
Ferrarese hanno fatto un ottimo lavoro: bravissimi!!!
Fabio Stone Bet (12.01.17)
Libro davvero bellissimo, ho adorato tutti i retroscena svelati per Micronauti, Fantanauti etc.
Alessandro Apreda (05.01.17)
(..) mamma mia che flash che sto rivivendo grazie al vostro libro!
Mi ricordo benissimo il jingle "Convoooooy": scopro che pure questo fu composto e cantato da tuo
padre!!! Sappi che lui è il mio nuovo mito, mi raccomando diglielo (o fagli leggere queste righe), che
ci tengo! Grazie ancora per questo libro che diventa sempre più appassionante man mano che procedo
con la lettura.
Ivan Bersanetti (29.12.16)
Libri arrivati, il mio lo sto già "divorando", giusto in tempo per le feste natalizie!
Innanzitutto i miei più sinceri complimenti, per me un libro simile è manna dal cielo, finalmente posso
scoprire tutta la storia della vostra mitica agenzia.
Non sapevo nulla di voi, ma ora non riesco a chiudere occhio se penso che voi siete coloro i quali
hanno creato tutti quei fantastici spot TV della Linea Gig.
(...) ringrazia tanto quel genio di tuo padre, visto che di fatto metà del "mondo GIG" lo ha "tramesso"
lui a noi pischelli dell'epoca.
Ivan Bersanetti (24.12.16)
(..) ringrazia tanto tuo padre da parte mia per tutto il tempo che ha dedicato al libro insieme a te e a
tuo fratello ma soprattutto ringrazialo per tutte le volte che, con le sue geniali trovate, mi ha fatto
sognare da bambino guardando i suoi spot e le sue pubblicità... i lavori della Phasar erano davvero i
migliori in assoluto e non lo dico per fare dei semplici complimenti di circostanza, i giocattoli Gig e la
macchina promozionale che c'era dietro hanno contribuito a rendere indimenticabile la mia infanzia
come poche altre cose...
tuo padre deve sentirsi orgoglioso per tutta la felicità che ha regalato a tantissimi bambini con il suo
lavoro, questo mondo sarà diventato fin troppo veloce e "usa e getta" ma certi ricordi non si
cancellano...
Tommaso Consortini (22.12.16)
La parte più interessante, spot a parte, è il racconto dell’esperienza umana e lavorativa a fianco di
Aldo Horvat. E anche la genuinità del racconto in prima persona, che offre un racconto genuino ed
autentico delle cose che noi collezioniamo.
Altra nota estremamente positiva è la ricostruzione dell’atmosfera di euforia generale e di benessere
economico che stava vivendo l’Italia.
orguss23 di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (22.12.16)
Vorrei comunque ringraziarvi per aver creato questo libro, ho già divorato tutte le parti di maggior
interesse per me, in quanto collezionista di Trasformer, è davvero ben fatto e ricco di aneddoti
interessantissimi!
La parte che più m'interessava leggere era quella utile a smentire le dicerie americane sulla Gig.
Matteo Pigliucci (21.12.16)
Sto letteralmente divorando il libro, mi piace davvero molto, complimenti per l'incredibile sforzo e la
tangibile passione che trasuda da ogni pagina, veramente un gran bel regalo di Natale!
Tommaso Consortini (21.12.16)
Ammetto che sono stato catturato ed immedesimato nell’esperienza dei figli quando giocavano nello
studio della Phasar... mi sembrava di esserci anch’io... emozioni ben descritte e vissute intensamente.
wataru77 di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (21.12.16)
La semplicità, la cura e l’ironia con la quale vengono raccontati diversi aneddoti e le varie vicende sul
sodalizio Phasar/GiG, portano il lettore ad essere uno spettatore silenzioso della Famiglia Ferrarese.
Un viaggio magico che svela i retroscena di una vita che molti di noi hanno vissuto, ma raccontata dal
protagonista che grazie al suo genio e al grande lavoro del suo Team, sono riusciti ad entrare nei
nostri cuori di bambini e nelle tasche di molti nostri genitori che stressavamo con la consueta frase:
"me lo compri?"
Alberto Ferrarese ci racconta quei momenti dal suo punto di vista, che non è altro che quello di un
gran comunicatore di marketing, spinto dall’amore e l’impegno per il suo lavoro nel quale è riuscito a
innestare anche un`altra sua grande passione: quella per la musica.
Dall’altro lato i figli Lapo e Niccolò ci riportano le loro esperienze di bambini immersi in quella realtà
onirica, che ci viene raccontata con grande emozione per quel mondo, che era un continuo sfornare di
meraviglie.
Molto bella e significativa la prefazione dello storico amico e collaboratore di Alberto, Maurizio Ferrini.
Anakin78 di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (21.12.16)
Un libro validissimo non solo per i suoi contenuti ma anche per la sua immediatezza e vivacità.
Masotaker di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (21.12.16)
Vedere come comunicazione e marketing degli anni venivano svolti (da un team capeggiato da chi è
cresciuto a fionde, bici e partecipazioni canore ai jingle carosello) non ha prezzo: magari avessi avuto
questo tra i case-history da studiare all’università.
ConteDDracula di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (21.12.16)
(...) il libro è davvero ricchissimo di curiosità e di storia ludica.
Un lavoro davvero titanico dietro quest’opera;
Per quanto mi riguarda, andrà solo ad arricchire la mia conoscenza nel settore!
Anakin78 di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (20.12.16)
Divorate ieri sera le prime 100 pagine e devo dire di essere molto soddisfatto dell`acquisto,
veramente un bel libro scritto con una passione incredibile: la parte introduttiva anche se non
riguarda propriamente i toys è cmq piacevole da leggere e potrebbe essere tranquillamente il racconto
delle prime esperienze lavorative di nostro padre o nostro zio, non commettete l`errore di saltarla
perché vi perdereste alcune premesse importanti a tutto quello che viene dopo... più o meno da
pagina 70 o forse un po` prima (mi pare...) si comincia a entrare nel vivo della produzione della
Phasar e... lì comincia anche il divertimento. :-)
Non vi anticipo nulla ovviamente ma l’aneddoto del viaggio a New York per un meeting con i vertici
della Mego Corporation vi strapperà più di un sorriso come del resto la descrizione accurata dei
rapporti tra Phasar e GIG... insomma, un acquisto obbligato per chi ha vissuto quell`epoca incredibile.
:-)
Masotaker di www.giocattolivecchi.com (di cui si ringrazia il webmaster Nik73) (20.12.16)
Un tuffo nei ricordi della mia infanzia.
Stefano Leidi (25.11.16)
Credo che un libro così, quelli della mia generazione lo aspettano da almeno 25 anni !!!
Gabriele Cioffi (23.11.16)
ATTENZIONE: NON è (solo) un
libro di vecchie pubblicità, NON è
un catalogo a colori di immagini. E’
un libro da... LEGGERE!